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Django Unchained - Focus Regista: Quentin Tarantino


articolo preso da ecodelcinema.com (qui) a cui vanno tutti i crediti

Quentin Tarantino nasce a Knoxville il 27 marzo del 1963, da un padre di origini italiane, che presto lo abbandonerà, e da una madre giovanissima, che lo educa fin da bambino al cinema. La passione di Quentin per la settima arte sboccia molto probabilmente così e viene coltivata con giornate intere trascorse dentro le sale a rimpinzarsi di ogni genere di pellicola: dai b-movie più splatter, agli spaghetti western di Sergio Leone, dai film giapponesi sul kung-fu, alle commedie erotiche all’italiana (è un fan di Edwige Fenech, tanto che pare che le abbia chiesto di recitare per lui).
Da adolescente comincia a lavorare in una videoteca come commesso e, contemporaneamente, decide di frequentare alcuni corsi di recitazione. È proprio in questi anni che, insieme all’amore per il cinema, emerge quello per la scrittura. Nel 1992, dopo “My Best Friend's Birthday” (1987), cortometraggio da lui scritto diretto e interpretato, completa la sua prima sceneggiatura per un lungometraggio e porta sul grande schermo “Le iene”, che segna il suo esordioe che lo rende un vero e proprio mito. Nonostante le polemiche per l’eccessiva violenza della pellicola, conquista immediatamente il favore del pubblico e della critica, grazie alla particolare struttura narrativa e ai lunghi dialoghi sempre in bilico tra umorismo e assurdo.
Tarantino diventa subito uno degli sceneggiatori più richiesti di Hollywood, ma lui preferisce continuare a lavorare con produzioni indipendenti. Scrive il copione di “Natural Born Killers – Assassini nati” (1994) di Oliver Stone, ma litiga con il regista perchè Stone altera sostanzialmente la sceneggiatura originale. La seconda opera di Tarantino dietro la macchina da presa è un film entrato nella storia del cinema: “Pulp Fiction” (1994), che vince la Palma d’Oro a Cannes, conquista sette nomination agli Oscar (ottenendone uno per la Miglior Sceneggiatura Originale) e incassa oltre 250 milioni di dollari in tutto il mondo, rilanciando, tra l’altro, la carriera di John Travolta. Qui Tarantino conosce Uma Thurman, che diventerà sua musa, oltre che sua amica. Quentin è anche attore, lo vediamo, oltre che ne “Le iene” e in “Pulp Fiction”, anche in: “Il tuo amico nel mio letto” (1994), “Somebody to Love – Qualcuno da amare” (1994), “Desperado” (1995) e “Dal tramonto all’alba” (1996), entrambi del regista suo migliore amico Robert Rodriguez, e in qualche episodio della serie televisiva “Alias” (2002 -2004). Dirige un episodio di “Four Rooms” (1995), prima di dedicarsi alla sua terza pellicola, “Jackie Brown” (1997), tratta da un romanzo di Elmore Leonard.
Dopo una pausa durata ben sei anni, ritorna sugli schermi con un altro capolavoro diviso in due parti, “Kill Bill – Vol.1” (2003) e “Kill Bill – Vol.2” (2004), un grandissimo progetto creato, pare, come regalo per il trentesimo compleanno di Uma Thurman. È lei, infatti, la protagonista della pellicola nei panni de La Sposa, Beatrix Kiddo, che ha come missione quella divendicare il brutale assassinio del suo fidanzato. Il film può essere considerato come una sorta di sublimazione di tutti i generi amati da Tarantino: dai film di kung-fu, ai cartoni animati, dai telefilm agli spaghetti western. La sceneggiatura è assolutamente originale e, come sempre, ricca di riferimenti espliciti e citazioni di altri lavori (la famosa tuta gialla della protagonista è un chiaro omaggio a Bruce Lee).
Nel 2004 è presidente della giuria al Festival di Cannes, l’anno successivo dirige alcune scene di “Sin City” di Robert Rodriguez. Grande successo di pubblico e di critica hanno avuto gli ultimi due episodi (“Sepolto vivo”) della quinta serie di “CSI: Crime Scene Investigation” che Quentin Tarantino ha diretto nel 2005. Successivamente realizza “Grind House - A prova di morte” (2007), il cui seguito, “Grind House - Planet Terror”, è stata diretto dall’amico di sempre, Robert Rodriguez. Prima di portare sul grande schermo il grandioso progetto di "Kill Bill", Tarantino aveva cominciato a lavorare ad un’altra sceneggiatura, quella di “Bastardi senza gloria”, che ha ripreso e cominciato a girare nell’ottobre del 2008. Il film uscito nel 2009 e favorevolmente accolto da pubblico e critica, è stato presentato in anteprima assoluta al Festival di Cannes, dove Christoph Waltz ha vinto il premio per la Miglior Interpretazione Maschile (Waltz ha inoltre ottenuto nel 2010 un Oscar, un Bafta e un Golden Globe come Miglior Attore non Protagonista).
Fa attendere ben tre anni i suoi fan, ma quando, nel 2012, arriva nelle sale "Django Unchained" tutti sono convinti che sia valsa la pena aspettare. Una pellicola, apprezzata dalla critica e dal pubblico, che è un omaggio allo spaghetti western tanto amato da Quentin Tarantino e che riunisce un cast d'eccezione tra cui figurano Leonardo DiCaprio, Kerry Washington, Jamie Foxx, Franco Nero in un piccolo cameo, ma soprattutto Christoph Waltz, che per il ruolo del Dott. Schultz vince ancora una volta l'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista. Mentre Quentin Tarantino porta a casa, per la seconda volta dopo "Pulp Fiction", l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale.

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